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L'Ente Parco del Delta del Po candida 7 progetti sulla nuova programmazione europea.

La resilienza, lo sviluppo sostenibile ed i cambiamenti climatici al centro della nuova programmazione.

( Ariano Polesine, 31 Marzo 2023 )

Candidati in questi giorni 7 progetti europei dall’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po che vedranno nei prossimi anni il Parco del Delta del Po sempre più inserito in un contesto di tutela degli habitat e sviluppo sostenibile a livello internazionale.

Cinque sono i progetti candidati sul Programma Interreg Italia-Croazia 2021-2027:

il progetto ADRIRISK - Assessing the emerging anD pRIority pollutants in vulneRable sItes of the adriatic Sea and risK for biodiversity (Valutazione degli inquinanti emergenti e prioritari nei siti vulnerabili del Mar Adriatico e dei rischi per la biodiversità);

il progetto CAMPUS - Climate Adaptation Plans for UNESCO Sites (Piani di adattamento ai cambiamenti climatici nei siti UNESCO);

il Progetto ASPEH - Adriatic SPEcies and Habitats of coastal areas (Specie ed habitat dell’area costiera Adriatica) si pone come obiettivo quello di focalizzare l'attenzione su 5 habitat dell'area costiera, importanti per il loro valore ecologico, preoccupazioni di estinzione o aspetti endemici nel Mare Adriatico.

Per ogni specie/habitat individuato, almeno uno per parco delle aree costiere italiane e croate, sarà sviluppato uno specifico progetto pilota insieme a linee guida comuni per la gestione di ciascuna specie/habitat.

Il progetto, che prevede un budget totale di € 1.000.000, di cui 323.300€ per l’Ente Parco, contribuisce alla conservazione dell'ambiente, migliorando l'attrattività delle aree partecipanti, definendo e attuando concretamente una Strategia congiunta transnazionale per una migliore gestione e attuazione dei siti, degli habitat e delle specie Natura 2000. Il progetto migliora la qualità ambientale attraverso approcci integrati e attività di cooperazione generando strumenti e risultati concreti che favoriscono la crescita sostenibile e duratura non solo nelle aree coinvolte, ma anche in altre aree non direttamente coinvolte. Il progetto migliora il livello di protezione delle specie/habitat target e rafforza la cooperazione pubblico-privato per promuovere la conservazione ambientale di lunga durata (attuazione concreta della strategia comune transnazionale attraverso interventi diretti e indiretti di conservazione degli habitat e delle specie).

Il progetto ACTION – Aumentare la resilienza dell’ecosistema costiero ai cambiamenti climatici, che ha un budget totale di 2,5 milioni di euro, di cui 150mila destinati all’Ente Parco, si focalizza sullo sviluppo di una strategia e di un piano d’azione per aumentare la resilienza climatica dei siti costieri del patrimonio culturale/naturale sviluppando ed attuando politiche e azioni di riduzione del rischio di catastrofi nei piani di sviluppo locale e regionale. Il progetto, che vede tra i partner le università di Bologna ed Urbino, analizzerà il rischio sulle aree pilota in termini di servizi ecosistemici attuali utili a minimizzare gli effetti dell’innalzamento del livello del mare e dell’intrusione di acqua salata, nonché gli strumenti per aumentare i servizi ecosistemici studiati. La strategia valuterà anche l’approccio tradizionale basato sull’ecosistema.

il progetto VALUE Plus - Value plus to cultural districts for the tourist enhancement of the cross-border area (Valore aggiunto ai distretti culturali per la valorizzazione turistica dell'area transfrontaliera).

Il Progetto, che ha un budget totale di 2.749.570€, di cui 319.410€ all’Ente Parco, si sviluppa sulla priorità del programma “Cultura e turismo per lo sviluppo sostenibile”, con obiettivo specifico sullo “Rafforzamento del ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nella inclusione e innovazione sociale”.

ValuePlus capitalizza i risultati del progetto Value, realizzato nell'ambito di Interreg 2014-2020 programma IT-HR, che vedeva tra i partner, oltre all’Ente Parco, il Comune di Ravenna, la Regione Emilia-Romagna, la città di Cres, l’Agenzia per lo sviluppo di Dubrovnik.

L'esperienza positiva ha accresciuto la consapevolezza che le sfide da affrontare per i due Paesi, ovvero la necessità di diversificare i flussi turistici, di delocalizzare il turismo verso un'offerta culturale nel vicino entroterra, per innovare l'offerta turistica e renderla più fruibile, si possono superare con successo con la collaborazione distrettuale.

Sul Programma LIFE Strategic Nature and Integrated Projects (SNAP) è stato candidato il progetto LIFE NatConnect 2030 - Natural connections for Natura2000 in Northern Italy to 2030 (Connessioni naturali per I siti Natuta2000 nel nord Italia).

Finalità del progetto, cha ha un budget totale di 46.161.449,45 €, di cui 535mila per l’Ente Parco, è il consolidamento di un sistema integrato di gestione della Rete Natura 2000 che garantisca il raggiungimento degli obiettivi di conservazione di cui alle Direttive Habitat e Uccelli, migliorando la coerenza della rete Natura 2000, anche al di là di Natura 2000, anche in contesti transregionali, dando attuazione al PAF delle Regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna) e della Provincia Autonoma di Trento coinvolte nel progetto, attraverso lo sviluppo di politiche e azioni di gestione di RN2000 che vedano, in estrema sintesi, la gestione attiva degli habitat e delle specie di interesse comunitario presenti nel territorio oggetto del progetto.

Sul Programma PRIMA, supportato dal programma HORIZON 2020, è stato candidato il progetto RES-MAB - Promoting WEFE Nexus-based adaptation and mitigation solutions and landscape resilience to climate change in the Mediterranean Biosphere Reserves (Promuovere soluzioni di adattamento e mitigazione basate su WEFE Nexus e la resilienza del paesaggio ai cambiamenti climatici nelle Riserve della Biosfera del Mediterraneo)

Il progetto, che prevede un budget totale di circa 2.800.000 €, di cui circa 400mila destinati all’Ente Parco, nasce da una iniziativa del Mediterranean Biosphere Reserves Network (la Rete delle Riserve di Biosfera del Mediterraneo creata dal Centro Internazionale per le Riserve della Biosfera del Mediterraneo dell'UNESCO il 19 giugno 2015, di cui il Delta del Po è uno dei membri fondatori) Sono coinvolte nel progetto RES-MAB le Riserve di Biosfera: Delta del Po (Italia), Alto Bernesga (Spagna), Mont-Ventoux (Francia), Jabal Moussa (Libano), Arganeraie (Marocco), Dana (Giordania), Karst (Slovenia).

L’obiettivo è quello di lavorare su una soluzione per il futuro del Mediterraneo attraverso la gestione delle relazioni tra acqua, energia, cibo ed ecosistemi (Water, Energy, Food and Ecosystems - WEFE) indispensabili per affrontare il cambiamento climatico.

Il Green Deal europeo migliorerà il benessere e la salute dei cittadini e delle generazioni future attraverso la creazione di un ambiente sano, la gestione sostenibile delle risorse naturali, l'utilizzo di energia pulita e la promozione di alimenti sani. In effetti, la comprensione e la gestione delle strette interconnessioni tra acqua, energia e cibo e la loro dipendenza e il loro impatto sugli ecosistemi contribuiranno ad affrontare la crisi climatica. Questa interconnessione è chiamata approccio WEFE Nexus.

credit. Germano Benizzi
credit. Germano Benizzi
 
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